Controvento: a Fabriano seconda tappa degli Stati Generali della Cooperazione Sociale. Aliante ci sarà

Il tema della due giorni
In un’Italia attraversata da disuguaglianze crescenti e da un mercato del lavoro sempre più selettivo, le cooperative sociali rappresentano una risposta concreta e innovativa per l’inclusione lavorativa delle persone fragili. Con oltre 75mila lavoratori svantaggiati in Italia impiegati queste realtà dimostrano ogni giorno che è possibile coniugare impresa, solidarietà e sviluppo.
A partire dalla storica esperienza della deistituzionalizzazione dei manicomi alla fine degli anni ‘70, continuano oggi a garantire lavoro “vero” a persone con disabilità fisica, sensoriale, psichica, dipendenze patologiche, detenuti e ammessi alle misure alternative alla pena sperimentandosi nelle nuove frontiere dell’inclusione in settori innovativi e costruendo partnership ad ampio respiro.
“È ancora elevato il numero di persone svantaggiate sostenute da meccanismi di welfare assistenziale – afferma Massimo Ascari, presidente nazionale Legacoopsociali – Questo, oltre ad appesantire la spesa pubblica, rischia di favorire la creazione di meccanismi di isolamento delle persone, sottraendole al diritto e alla responsabilità di compartecipare alla creazione di valore per sé stessi e per gli altri. Non di meno, l’attuale contesto socio-economico è caratterizzato da un mercato del lavoro sempre più selettivo, talora espulsivo, rispetto alle persone più vulnerabili della nostra società”.
“Rimettere al centro l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. È questo l’obiettivo che il gruppo di lavoro nazionale di Legacoopsociali intende promuovere nella seconda tappa di Controvento – spiega Paolo Felice, coordinatore del gruppo nazionale di lavoro di Legacoopsociali sull’inserimento lavorativo. In un’Italia attraversata da disuguaglianze crescenti e da un mercato del lavoro sempre più selettivo, le cooperative sociali rappresentano ancora una risposta concreta e innovativa per l’inclusione lavorativa delle persone fragili. Con oltre 30mila lavoratori svantaggiati impiegati nelle nostre cooperative, queste imprese democratiche dimostrano ogni giorno che è possibile coniugare impresa, solidarietà e sviluppo, garantendo la dignità di una vita economicamente e socialmente autonoma alle persone più deboli della società italiana”.